Libri in italiano
Quante persone scompaiono ogni anno in Italia e se ne perdono le tracce? Tante. Se poi a scomparire è un uomo a dir poco “stravagante” a mistero si aggiunge mistero. Investigare sulla scomparsa di un uomo significa investigare sulla sua vita privata in tutte le sue sfaccettature. Un caso che metterà a dura prova le abilità dell’investigatore.
Come sempre la provincia profonda, apparentemente tranquilla e sonnacchiosa, rivela inquietanti lati oscuri.
Il passo del picchio è un sentiero escursionistico tipico di una vallata alpina e nemmeno troppo impegnativo, adatto per persone di ogni età in buona salute. Eppure, nella solitudine dei boschi e dei passi alpini, tra le rocce può accadere qualsiasi cosa. La montagna custodisce i suoi segreti gelosamente. Eppure...
Un caso anomalo (e per certi versi “faticoso”) per Giacomo Pucci, investigatore privato, ex maresciallo dei Carabinieri a riposo.
Misteriosi codici, misteriosi omicidi, elenchi di libri, delitti che sembrano incidenti: un vero nodo gordiano, l’incubo di qualunque investigatore. I misteri si intrecciano in un crescendo di difficoltà investigative. Un’indagine che parte dalla fine misteriosa di un medico, con problemi personali ed economici, nella campagna piemontese. Questi i tratti salienti del ventunesimo episodio dei “delitti di provincia”. Riuscirà l’investigatore a sciogliere l’intricatissimo nodo?
Nei piccoli centri urbani, le vicende degli abitanti si intersecano, si annodano tra loro. Un microcosmo che in città non si riesce a percepire, ma che è concreto e a volte estremamente complesso e variegato. Un microcosmo pieno di personaggi che a volte non si riesce nemmeno ad immaginare. Un mondo che fornisce ragioni di pettegolezzo e a volte di preoccupazione, anche se non sempre ciò che “si dice” è vero. Un mondo che qualche volta ha ancora collegamenti con usanze arcane: la provincia. E il delitto è sempre dietro l’angolo...
Una delle cose che più scuotono il torpore di provincia sono i riti oscuri, le sette che si danno appuntamento notturno, quelli che la gente di paese definisce come "i satanassi". In fondo sono quelli esoterici i tasti che toccano nel profondo ciascun individuo. Sono anche avvenimenti che fanno parlare i settimanali locali e non soltanto le anziane frequentatrici della parrocchia. C'è sempre qualche sorpresa, in provincia, qualcosa "che non ti aspetti" e tanti personaggi di varia umanità. Ma una volta grattata la superficie, niente è mai come sembra...
Un geranio rosso. Un’anziana ospite della casa di riposo. Intorno a questi punti fermi ruotano misteri e delitti di ogni genere, originati da un segreto inconfessabile risalente a decenni prima, quando i tempi erano molto diversi.
Vi sfidiamo a scoprire il colpevole di questo intricatissimo giallo dai contorni foschi…
Il mondo degli investigatori privati gira intorno ad affari “di corna”, ma… Ma ci si può imbattere a volte in misteri insondabili ed in corpi che appaiono e disappaiono.
Niente è mai come sembra... “Un cadavere di troppo”.
E’ il diciassettesimo episodio della serie “Delitti di provincia”.
“La moglie del mago” è un fantasy decisamente piacevole di cui non vogliamo anticipare nulla per non togliere il gusto della sorpresa. Magia e normalità si mischiano con la vita di tutti i giorni in un gradevole racconto fantasy che non deve trarre in inganno: dietro l’angolo c’è sempre un pericolo in agguato.
Questo racconto ha ricevuto il prestigioso premio “Courmayeur” per la letteratura fantastica nel 1997.
Niente è come sembra. A volte da un caso di omicidio si arriva ad un altro, eppure... La provincia mantiene sempre le sue oscure promesse. Una confessione "in extremis" cui nessuno crede dà il via ad una intricata vicenda di omicidi e torbide relazioni interpersonali.
La soluzione, ovviamente, è come sempre sorprendente.
(Disegno originale da cui è tratta l'immagine di copertina di Paolo Amorico)
Un bizzarro atto intimidatorio, un caso apparentemente semplice, ai danni del proprietario di un “sexy shop” si intreccia con i soliti casi “di corna” che sono il pane quotidiano di ogni investigatore privato. Ma la routine della sonnacchiosa provincia viene interrotta da uno strano delitto in cui si intravedono collegamenti con personaggi altolocati ma anche squallide storie umane. Un delitto “a luci rosse” davvero insolito in un ambiente altrettanto insolito confermano che la provincia profonda ha sempre delle sorprese in serbo.
(L’immagine di copertina è di Emma Rossi)
Il “web” è diventato per noi un a sorta di appendice della vita di tutti i giorni. Il virtuale e il reale perdono i loro confini e si confondono come l’orizzonte al tramonto. Ci è familiare, il web. Eppure non tutto è come appare. Il pericolo può nascondersi dietro ad uno schermo di palmare o di computer, dietro ad un comune telefonino. Il web è simile ad una grande città ma, mentre ci guarderemmo bene dal frequentare i bassifondi di una città, il web non ha confini così netti e riconoscibili...
“Web side story (il rettangolo di cielo)”, quattordicesimo episodio della serie “Delitti di provincia” inizia in modo quasi banale, con una azione quotidiana e normalissima, ma… Niente è come sembra.
Un delitto che sembra non avere altra soluzione se non la più ovvia finisce tra le mani di un investigatore con l’acqua alla gola. Ma quando tutto sembra perduto, ecco farsi avanti un “socio” davvero sorprendente…
Il caso, ovviamente, non è così semplice come poteva sembrare agli inquirenti.
La coppia di investigatori riuscirà a risolvere il caso?
Dopo “Delitti di provincia” e “Le indagini di Lady Costantine – Torino 1806”, ecco una nuova serie gialla della scrittrice Annarita Coriasco: “Caramagna e Giovenale”.
Un racconto divertente, brillante, imprevedibile: letteralmente, un caso piovuto dal cielo…
Una festa, un concertino, un laghetto... Il romanzo inizia in una atmosfera rilassata da festa di paese.
Eppure, come sappiamo, la provincia profonda riserva sempre le più incredibili sorprese.
Tra note, cantanti di balera, bande musicali, locali sperduti, paesetti sconosciuti quasi abbandonati e negozietti come quelli “di un tempo”, si dipana la storia di questo delitto la cui soluzione è a dir poco imprevedibile.
Tredicesimo volume della serie “Delitti di provincia”, “Una lama giapponese” mantiene tutte le promesse.
Esiste un luogo, oltre lo spazio ed il tempo (quattro semplici dimensioni), in cui il sogno e la realtà si incontrano: questo luogo si chiama "arte". Nel mondo dell'arte, la fragilità può diventare forza e nel contempo la forza può diventare fragile. Pittura, scultura, fotografia, musica, recitazione e scrittura si fondono insieme nel cinema: l'insieme delle arti del ventesimo secolo. "Arte". Sembra una cosa facile a sentirne parlare. Un semplice vocabolo che racchiude così tanta parte dell'umano: l'invenzione. E l'arte non è soltanto la parte migliore dell'umano, ma anche la più godibile. Tuttavia nessuna arte è tale se manca di poesia.
Venti opere di Ilaria Landini corredate da venti poesie di Annarita Coriasco.
L’immagine di copertina: Ilaria Landini “Autoritratto”.
Cosa c’è di meglio, a settembre, di una salutare passeggiata nei boschi alla ricerca di funghi? Eppure, come già si è dimostrato più volte, proprio la provincia sonnacchiosa, quella in cui sembra che nulla accada, nasconde segreti inconfessabili e delitti efferati…
“Delitto agli inizi di settembre”, una nuova incredibile storia che vede coinvolto il maresciallo Pucci, investigatore privato.
Presto o tardi, quasi tutti devono andare da un dentista. Molti sono coloro che devono farsi sistemare protesi dentarie, ponti, dentiere. E cosa c’è di peggio che attendere inutilmente il proprio turno e scoprire che “il lavoro non è arrivato”? In effetti c’è di peggio, di molto peggio…
Un giallo basato su una protesi dentaria, che si sappia, non è stato mai scritto… Prima d’ora, almeno. Ma non è soltanto un giallo intricato che vede il nostro investigatore Pucci alle prese con un caso intricato, è una autentica sorpresa che diventa sempre più eclatante ad ogni pagina voltata.
Un corposo giallo, un mistero intricato, un segreto inspiegabile.
Cosa può accadere di imprevisto in una parrocchia di provincia? In apparenza, niente… Tuttavia, a volte, qualcosa di inspiegabile accade anche nelle parrocchie di campagna. Misteriosi scherzi colpiscono il parroco di Foli, don Secondo, e addirittura arrivano alla blasfemia.
Chi sarà il misterioso sabotatore parrocchiale? Ma soprattutto, cosa ha a che fare una preziosa e pesantissima copia della “Commedia” di Dante illustrata dal Doré con i misteri della parrocchia?
Una girandola divertentissima di colpi di scena, ma anche alcune figure tragiche, costellano la trama di questo romanzo giallo. Un giallo intricato con tanto di delitto.
Negli Stati Uniti, i "giardini di Marvin" corrispondono ai quartieri poveri del "Monopoli", ovvero "Vicolo Corto" e "Vicolo Stretto": chi non ha mai partecipato ad una partita di "Monopoli"? Quello di vicolo corto e di vicolo stretto è una scusa per parlare della vasta umanità che popola le città , persone alle prese con problemi veri, gente autentica, storie di tutti i giorni e perciò drammatiche o sfuggenti, tuttavia profondamente poetiche proprio perché tutte vere.
Un paesino la cui unica rilevanza storica è un processo
medioevale alle streghe... Un incidente misterioso che coinvolge in modo grottesco una intera comunità... Un'arma del delitto a dir poco stravagante...
Riuscirà il maresciallo Pucci a districare questa
complicatissima matassa?
La poesia e sovente di tipo soggettivo, sofferto, vissuto, di solito con
dolore. Le poesie di Annarita sono in grande maggioranza oggettive, proiettate verso l'esterno con immedesimazione, ma non queste. Le poesie raccolte in questo libretto sono profonde, scavate da
una sofferenza mai guarita ed inguaribile, tutte ferite lasciate da un unico dolore, una ferita che non puo rimarginare.
Innanzi tutto occorre dirlo:
l’autrice non intendeva sbeffeggiare i grandi poeti e il loro dolore esistenziale. Il vero intento dell’autrice è la satira. Pare che vi sia riuscita... Non è difficile intendere quali sono stati
i poeti che hanno fornito la “base” su cui è stato costruito il ridicolo edificio: “La cavallona storna”, ad esempio, non è difficile da indovinare.
Ne è venuto fuori una
esilarante raccolta di scritti satirici, a volte raffinati. L’autrice ha lasciato fuori dalla satira alcuni personaggi (oggi molto sbeffeggiati) in quanto l’originale è di gran lunga più comico
di qualunque satira. Non è difficile capire di volta in volta chi o cosa viene descritto in ciascuna poesia...
Un matrimonio: quello della figlia del Sindaco. Nel paese, tutte le persone "che contano" sono state
invitate, sebbene vi sia qualche "imbucato". Il pranzo si tiene nel ristorante "al Boschetto" del famoso cuoco Mariotto Falconero, ma...
L'imprevisto è dietro l'angolo!
Un nuovo, inquietante caso per il maresciallo Pucci.
Estate. Caldo afoso. Giacomo Pucci, maresciallo in pensione, si trova al supermercato da solo, dato che la moglie è in pellegrinaggio e l’assistente si trova in vacanza. E mentre curiosa tra gli scaffali alla ricerca affannosa di prodotti utili e inutili, non lontano da lui accade l’imprevedibile…
Una nuova tragicomica inchiesta dell’investigatore – pensionato più simpatico d’Italia.
Ecco la raccolta dei primi quattro casi del pensionato investigatore più simpatico d'Italia: il maresciallo Pucci. La raccolta comprende i primi quattro casi ("Un caso comune", "Omicidi tra le righe", "Il suono segreto dell'arpa" e "L'incidente Chiappero - Pescottino").
La raccolta si intitola "NATALE CON LE INDAGINI DEL MARESCIALLO PUCCI".
Il volume è edito nella sola versione cartacea, sia rilegata che brossurata.
"Vox populi, vox dei" recita un antico proverbio. Questa raccolta di poesie di Annarita Coriasco appartiene al genere "oggettivo". L'autrice dà voce a chi normalmente non ne ha, personaggi a volte senza nome ma con una storia personale davvero emblematica. Perchè una poesia serva anche a far riflettere.
Una breve vacanza con la parrocchia. Una località amena di montagna. Compagni di viaggio
eccessivamente interessati alla cronaca nera. Ecco che Giacomo Pucci, ex carabiniere a riposo divenuto investigatore privato a caccia di corna, finisce per imbattersi in un mistero apparentemente
inestricabile, tra colpi di scena fortunati e brillanti deduzioni. Pucci troverà il bandolo della matassa?
L'apparenza inganna. Pucci, investigatore privato, viene chiamato da due anziane sorelle a risolvere l'enigma di un duplice incidente mortale di molti anni prima in cui era rimasto vittima anche il loro padre. Ben presto, l'investigatore si troverà coinvolto in una intricata matassa il cui bandolo si trova molti anni più indietro, ma che porterà a notevoli colpi di scena. Il romanzo è il quarto episodio della serie "delitti di provincia".
Scrivere può essere anche un mestiere e, come tutti i mestieri, non sempre piacevole e comunque mai facile. Ecco le peripezie di uno scrittore frustrato in difficoltà con i familiari ma, soprattutto, contestato dai propri personaggi. Un volo satirico attraverso molti generi letterari "di pronto consumo", una cavalcata tra pregiudizi e luoghi comuni da sfatare di una professione non sempre ispirata dalle muse. Frustrazione su frustrazione, lo scrittore tenterà tra esilaranti sconfitte di curare le proprie ansie attraverso la letteratura, in un continuo crescendo di situazioni da cabaret per giungere poi ad una conclusione soltanto attraverso la descrizione letteraria del proprio fallimento, in una strana costruzione "liberty" che è il proprio "profilo d'autore". Scritto nel 1998, questo libro vanta già almeno un illustre tentativo di imitazione. Un libro divertentissimo, imprevedibile, satirico, spassoso, inimitabile!
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Le sabbie mobili sono insidiose, vischiose, mortali, tuttavia ben camuffate dietro una apparenza paesaggistica innocua e gradevole: esattamente come la nostra società, all’apparenza ricca di principi morali e apportatrice di giustizia, libertà e democrazia, in realtà crudele e spietata con chi ha la sfortuna o l’imperizia di compiere un semplice passo falso. Da qui il titolo della silloge. “Sabbie mobili”, infatti, è una silloge di poesie sul nostro tempo. La poesia di Annarita Coriasco è caratterizzata dall’appartenenza al genere “oggettivo”, con la constatazione della realtà delle cose e dei problemi sociali. Chi cerca letteratura d’evasione, in questa raccolta di poesie non la troverà. Questa è stata la prima raccolta poetica dell’autrice, raccoglie alcune delle poesie scritte tra gli anni ’70 e gli anni ’80, e viene qui pubblicata per la prima volta.
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Il sottobosco letterario è pieno di sorprese. L’ex brigadiere Pucci, ora maresciallo in pensione, dovrà occuparsi suo malgrado della inspiegabile sparizione delle copie del romanzo “Pane e salsa tartara”, l’ultimo libro di una scrittrice di provincia, intrallazzatrice pretenziosa e vanesia, e di tutta la sua corte di personaggi stravaganti e divertenti degni della migliore commedia all’italiana. Ma quello che, al solito, sembra un caso “da due soldi”, si trasformerà invece nella ricerca di un assassino pericoloso e sfuggente. Pucci riuscirà nell’impresa, in una girandola di divertentissime ed imprevedibili avventure. E’ la provincia piemontese, e la provincia (si sa) è sempre ricca di stranezze e misteri… Dalla stessa autrice di “Un caso comune”, un altro sorprendente giallo all’italiana.
Torino, 1806: il Piemonte è stato annesso all’Impero, unico territorio italiano a farne parte. Napoleone I è all’apice del potere. Torino è scossa da un’orrenda serie di delitti, opera apparente di uno squilibrato. Il Governatore non può permettere che l’ordine costituito venga minato ed ordina che il colpevole sia scovato a tutti i costi. Tuttavia, soltanto un’agenzia privata e scientificamente moderna può compiere il miracolo ed il grande Vidoq si trova occupato a Parigi. L’unica agenzia sul territorio è quella di Lady Costantine, che l’ha ereditata dal defunto marito. L’agenzia dovrà sbrogliare il bandolo della matassa in una girandola di avvenimenti. Un affresco della Torino del 1806, ex capitale del Regno di Sardegna ed ora una importante città di frontiera del primo impero.
L’ex brigadiere Pucci, ora maresciallo in pensione, ha aperto una agenzia investigativa. Tra casi di corna e disavventure varie in cui viene coinvolto con il suo nuovo assistente, Pucci si
troverà a dover indagare suo malgrado per conto della sorella impicciona sulla strana vita di una signora perbene.
E’ “Il suono segreto dell’arpa”, terzo giallo della serie “Delitti di provincia”. Un caso... Per caso!
Torino, 1806. In piena occupazione napoleonica, con il Piemonte annesso direttamente alla Francia, avvengono delle morti inspiegabili. Lady Costantine ed il suo aiutante Jean Ladini si trovano ad investigare su queste misteriose morti. Per l’appunto, un piccolo mistero mortale… Riusciranno ad assicurare il colpevole alla giustizia?
Il libro è un giallo storico, un fantastico affresco della Torino del 1806 che in questo secondo, interessante volume della serie sconfina nella compagna torinese.